venerdì 19 aprile 2024
19.02.2012 - redazione

Ci sarà la mimosa per la Festa delle Donne?

Lettera del Presidente Anga Imperia-giovani di Confagricoltura, Emanuele Sismondini

In Liguria a forte rischio, oltre le coltivazioni orticole, anche quelle floricole come ginestre, anemoni e ranuncoli. Molte coltivazioni di mimose del comprensorio Intemelio gravemente danneggiate , mancheranno i tradizionali fiori per il prossimo 8 marzo? Questa la preoccupazione dei giovani di Confagricoltura. Si contano almeno 5 milioni di euro di danni. Per le serre, i costi per il riscaldamento sono schizzati alle stelle con gli impianti costantemente accesi, per evitare che gelino le tubature. Alberi si sono abbattuti nell'entroterra sotto il peso delle abbondanti nevicate. Confagricoltura propone l’attivazione di un Fondo straordinario regionale e il riconoscimento dello Stato di calamità naturale.
La stagione dell' Acacia dealbata “Gaulois”, la mimosa che tutti noi conosciamo è stata gravemente compromessa dalle avverse condizioni climatiche dei giorni scorsi, in particolare dalla nevicata seguita dalla gelata fra la fine di Gennaio ed i primi giorni di Febbraio.
Proprio quando tutto il prodotto era quasi pronto per iniziare la raccolta e noi tutti, riponevamo grandi speranze di poter raddrizzare un'annata caratterizzata da temperature oltre la media, e precipitazioni con scarsa frequenza, ma alta intensità, causando così una precoce e massiva fioritura delle varietà autunnali e conseguentemente un basso ricavo.
Ci troviamo, con gran pena, a dover raccogliere ed selezionare le poche fronde sopravvissute alla stretta del gelo, con un percentuale di danno che si aggira all'80% sulla costa, ma spostandosi nell'entroterra si rasenta il 100% di prodotto totalmente incommerciabile.
Oltre il danno si presenta la beffa, nonostante la bassissima percentuale di prodotto presente sul mercato, il prezzo non accenna assolutamente a salire sopra i 4 Euro al chilogrammo!!!!
Tutto questo è assolutamente assurdo, il mercato è regolamentato da diverse leggi, ma la fondamentale recita che: diminuendo l'offerta il prezzo deve salire.
Ma l'unica cosa che sale è il malcontento, la rabbia, l'insicurezza di un futuro dalle tonalità sempre più fosche e incerte.
Senza andare troppo a ritroso nel tempo, solo due anni fa, se pur in maniera più lieve, era scesa la neve accompagnata da temperature abbastanza rigide, la disponibilità di prodotto era scesa ed il prezzo era salito su valori fra gli 8 ed i 10 euro al chilogrammo.
Fisiologicamente la l'A. dealbata ha subito una bruciatura da persistente esposizione al freddo, localizzata sull'estremità degli steli ed in particolare sui picciuoli fiorali, nonché sul fiore stesso.
Si presenta con delle necrosi  diffuse, di colore marrone, nei casi più gravi tendenti al nero.
Il danno immediato è la caduta dell'infiorescenza, ma si segnalano anche casi in cui apparentemente il fiore non presenta segni evidenti, ma solo quando inizia a sbocciare i tessuti lesionati non permettono una completa ed uniforme apertura dello stesso, ed ecco apparire fiori aperti solo in parte, di colore scuro  e non omogeneo.
Tale prodotto non ha nessun valore e per tanto risulta totalmente incommerciabile.
Noi giovani di Confagricoltura siamo abituati a sacrifici, fatica e tanto lavoro che ben accettiamo motivati dall'amore verso il nostro lavoro e dal forte attaccamento a questo nostro scosceso ma stupendo territorio. È certo, anche, che annate difficili come questa possono minare fortemente il nostro futuro di floricoltori.


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