Inizierà domani ventiquattro Aprile anche in Provincia d’Imperia la campagna referendaria promossa dall’Italia dei Valori per abrogare l’attuale legge sul finanziamento pubblico ai partiti o, per meglio dire, sui rimborsi elettorali da assegnarsi ai movimenti politici che alle elezioni abbiano conseguito almeno il 2% dei voti validi, dal momento che la prima fu già abrogata per via referendaria nel lontano 1993, e sostituirla con una normativa di nuovo conio d’iniziativa popolare.

Per raccogliere le firme a favore di entrambe le iniziative domani, durante tutta la giornata, sarà presente, presso il centro commerciale Riviera Shopping- Leclerc di Arma di Taggia, un gazebo del Partito del Gabbiano che Vola. Lo ha annunciato questa mattina il Segretario provinciale del Partito Gabriele Cascino. “ Cancellare lo sperpero immorale di denaro pubblico è l’unica strada per combattere alla fonte la corruzione e ristabilire la sovranità popolare tradita dopo il referendum del 1993”, ha dichiarato Cascino che poi è passato ad illustrare i punti basilari di quella che sarà la nuova proposta di legge, d’iniziativa popolare, in materia che il partito, a campagna conclusa, presenterà in Parlamento.

“ I Partiti in base alla nostra proposta di Legge non riceveranno più contributi gonfiati ma solo e solamente il rimborso delle spese, documentate, certificate da società indipendenti e controllate da un garante riferibile alla Corte dei Conti, effettivamente sostenute per lo svolgimento dell’attività politica. Queste sovvenzioni dovranno essere spese a favore delle sezioni sparse sul territorio e non più andare a rimpinguare indebiti tesoretti da investire magari in Tanzania od in lussuose ville nei Castelli Romani. Se non verranno spese dovranno essere date in beneficenza  a favore degli italiani che si trovano in situazioni poco felici.

L’Italia dei Valori, per esempio, ha deciso spontaneamente, in nome di una propria coerenza interna, di destinare i quattro milioni che riceverà a Luglio al dramma dei lavoratori esodati e degli alluvionati della Liguria. Non è pura demagogia o voglia di populismo preelettorale come qualcuno intende far credere”, conclude Cascino.